Le leggende di Kylemore

Giganti e animali sono gli ingredienti delle leggende di Kylemore, il luogo suggestivo che si affaccia sul lago Pollacappul e che ospita la Kylemore Abbey

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Chiunque si trovi in visita alla stupenda Kylemore Abbey, sulle rive del lago Pollacappul, capirà che la zona intorno all’abbazia è ricca di miti e leggende.

La parola Pollacappul viene dal gaelico e significa “luogo del cavallo”. Il nome si riferisce a una nota leggenda, secondo la quale un bellissimo cavallo bianco come la neve sorge dalle acque del lago ogni sette anni e pascola sulla sua riva. Poi scompare di nuovo per altri sette anni.

Un’altra leggenda di Kylemore viene spesso raccontata dalla gente del posto e riguarda un gigante che vagava nella zona. Una pietra piatta non lontano dal monastero segna la sua tomba.

Questo gigante esigeva cibo e bevande dagli abitanti del luogo, anche quando loro stessi ne avevano a malapena a sufficienza, magari a causa di un magro raccolto. Se non avessero potuto soddisfare le sue esigenze, avrebbe preteso di mangiare i loro figli. Fu così che una volta, un giovane coraggioso lo sentì e si travestì da donna per consegnargli il suo bambino. Poco prima che il gigante potesse prendere il bambino, l’eroe si tolse il mantello, estrasse la spada e lo uccise.

Per assicurarsi che non si sarebbe più rialzato, una grande roccia fu posta dove giaceva il gigante.

Ma le leggende di Kylemore non finiscono qua.

Il protagonista è sempre un gigante, anzi due. I giganti più famosi della mitologia irlandese, Cú Chulainn e Fionn McCool, che si combatterono tra le montagne del Connemara.

Fionn McCool viveva sulla montagna di fronte alla valle di Kylemore, conosciuta come “Diamante” (il nome deriva dalla pietra di quarzo che scintillava sempre non appena il sole illuminava la roccia). Cú Chulainn aveva la sua dimora dall’altra parte della valle, su quella che veniva chiamata “Montagna Nera”. Quest’ultima è la montagna a cui l’abbazia di Kylemore si appoggia. Si chiama così per via della sua roccia scura, che qui è insolita.

I due giganti erano irascibili e litigavano continuamente. Un giorno, Cú Chulainn prese una grossa pietra e la lanciò a Fionn McCool, ma il masso lo mancò di poco ed atterrò in un’area insolita nella tenuta di Kylemore, dove si trova ancora oggi.

La forma del masso assomiglia alla base di un ferro da stiro e viene usato come pietra dei desideri. Se ci si appoggia la schiena, si esprime un desiderio e si lancia per tre volte un sassolino sopra il masso, il desiderio sarà esaudito.

Un’ultima leggenda su Kylemore riguarda ancora una volta il gigante Fionn McColl.

Un giorno, Fionn e il suo cane Bran stavano inseguendo un cervo che percorreva le terre selvagge del Connemara. Mentre attraversavano la collina alla velocità della luce, il gigante notò che Bran era in pericolo, poiché vicino ad una scogliera rocciosa. A questo punto, Fionn chiamò il suo cane per farlo tornare indietro, ma Bran, preso dall’inseguimento, non lo sentì. Il cervo saltò dalla scogliera e il cane lo seguì. Entrambi scomparvero nel lago e non furono mai più visti né ritrovati.


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